CARLA
MARAZZATO
PIERINA E IL LUPO
attori: Eleonora Bovo, Francesco Grigoletto, Olga Manganotti, Carla Marazzato, Luisa Torresan, Fabrizio Zanutto
regia: Norberto Presta
preparazione attoriale: Raquel Scotti Hirson (Lume Teatro - Brasile)
costumi: Sonia Biacchi
Note di regia.
"No, non è uno sbaglio!
Sappiamo che l’opera di Prokofiev s’intitola “Pierino e il lupo”, non abbiamo scambiato una “o” per una “a”. Semplicemente, ci piace l’idea che questa volta sia una bambina il personaggio coraggioso di questa ormai nota favola, raccontata fondamentalmente attraverso la musica e le specificità degli strumenti musicali associati ai personaggi.
I protagonisti sono esseri umani e animali che dialogano e giocano: gli attori giocano con il loro trasformarsi in animali, e gli animali giocano tra loro e con Pierina. Ma non solo. Appare anche un lupo e… i cacciatori. Si sa, quando ci sono lupi e cacciatori ci sono anche conflitti. E cosa sarebbe il teatro senza conflitti? Più o meno come nella vita, il problema è risolverli. Pierina li risolve coraggiosamente, ma anche con intelligenza e soprattutto con umanità. Per questo crediamo che abbia senso raccontare ancora una volta - con humour - questa storia."
Ci sembra un buon esercizio raccontarla ora, in un tempo in cui si confonde il coraggio con la violenza, in cui si cerca di risolvere i conflitti con poca intelligenza e con ancor meno umanità. Leggendo il giornale di oggi, ascoltando il prossimo notiziario o forse pensando ai personali conflitti quotidiani, purtroppo si scopre che questo pensiero non è esagerato.
Raccontare questa storia ci sembra un esercizio interessante tanto per noi che la raccontiamo quanto per il pubblico che ne partecipa, sia esso giovane, adulto o anziano."
Lo spettacolo
Vogliamo mettere in luce gli aspetti tanto estetici quanto etici che l’opera già di per sé propone attraverso una messa in scena plastica e agile che giochi sul racconto, la musica, il movimento-danza e l’immagine. La narrazione si struttura attraverso il dialogo tra tutti questi livelli propri del linguaggio teatrale, colorando di nuove sfumature l’opera di Prokofiev che volle l’associazione di ciascun personaggio ad uno strumento musicale. La scelta di una scenografia minima e l’utilizzo di costumi del tutto singolari rientrano nell’intenzione di valorizzare l’azione degli attori; la dinamicità della scena è pensata da Norberto Presta in modo tale da poter essere rappresentata per ogni tipo di pubblico in teatri, in spazi non convenzionali o all’aperto.
Tecnica e linguaggio attoriali
Crediamo che nel lavoro dell’attore il corpo non debba essere preparato per dire delle cose, bensì per lasciar passare qualcosa che sta oltre l’interpretazione di un ruolo o di un personaggio; qualcosa di intimamente connesso con l’universo interiore e percettivo dell’attore in scena.
Per i personaggi di Pierina e il lupo l’intenzione è di andare oltre la naturalistica riproduzione delle movenze degli animali e oltre lo stereotipo estetico della bambina e del nonno.
Per questa ragione, ancor prima della messa in scena vera e propria, gli attori hanno scelto di dedicarsi ad un training appositamente studiato e condotto dall’attrice-ricercatrice Raquel Scotti Hirson. I principi su cui si basa questo rigoroso allenamento fisico-vocale provengono dalla mimesis, dalla danza butoh e dalla “dança pessoal”, tecniche da tempo codificate dal gruppo Lume. L’obiettivo è scoprire nel corpo e con il corpo l’essenza dei protagonisti di questa storia, identificare il motore interno da cui hanno origine la fisicità, il comportamento e le azioni. In questa fase gli attori hanno anche lavorato all’approccio ai costumi, che per loro struttura ben si prestano alla sperimentazione sul movimento.
I costumi
I costumi sono realizzati dalla nota costumista Sonia Biacchi, direttrice del C.T.R. (Centro Teatrale di Ricerca), che utilizza le caratteristiche proprie di questi materiali per creare stranianti e interessanti costumi. Camere d'aria di automobili e pneumatici di motociclette, guanti da chirurgo tinti artigianalmente, gommapiuma, tessuti di vernice rossa o argentati… materiali poveri dal sapore urbano che evocano il riciclo, rappresentativi di un universo di rimandi ai quali siamo tutti emozionalmente partecipi.
Le figure ideate si discostano dagli usuali canoni rappresentativi: l’anatra e l’uccellino si presentano ricoperti da un frusciante piumaggio di guanti in lattice, il gatto dalle lunghe zampe avvolto in anelli di gomma, il lupo in gonna e gilet di pneumatico, Pierina si muove in un voluminoso abito di gommapiuma e il nonno si lamenta di un’altrettanto voluminosa gobba. Gli elementi che compongono le creazioni di Sonia Biacchi giocano in realtà un ruolo importante anche per lo sviluppo drammaturgico dello spettacolo: è attraverso la vestizione e nella relazione dinamica con il proprio costume che ciascun attore-narratore entra ad ‘agire’ la storia.
produzione 2007
Scheda tecnica
Età: rivolto a bambini e ragazzi a partire dai sei anni, ma anche ad un pubblico adulto.
Durata: 50' minuti circa
Spazio minimo: 6x6 mt. Adattabile anche in spazi non teatrali.